"Consapevole dell' importanza e della solennità dell' atto che compio e dell' impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell' uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente; di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione; di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali[...]"
Per chi non lo avesse capito,questa è una parte del Giuramento di Ippocrate:il giuramento che i medici prestano prima di cominciare ad esercitare la loro professione.
Alla luce degli avvenimenti che negli ultimi tempi continuano a susseguirsi a ritmo incessante e ALLARMANTE,viene spontaneo chiedersi che valore abbiano le parole sopra citate per coloro che esercitano la professione medica.Lungi da me il voler fare di tutta l'erba un fascio,ma, signori miei,ci sono i fatti che parlano da sé.
Chi decide di intraprendere gli studi in Medicina,dovrebbe farlo con piena coscienza di quelli che saranno i suoi doveri,della grande responsabilità che si assume.E invece basta fare una piccola indagine sugli studenti attualmente iscritti alla facoltà,per capire quale sia la concezione che ormai si ha di questa professione.Vi posso assicurare che un buon 80%(e forse più)vuole diventare un medico o per "mantenere un certo stile di vita"[cit.]o perché si rende conto che entrare a far parte di un'élite privilegiata,in tutti i sensi,lo porrà in cima alla piramide sociale e,di conseguenza,lo autorizzerà a trattare gli altri non appartenenti alla "casta" come dei paria,degli inferiori.E sottolineamo che la stragrande maggioranza di quelli che sono riusciti a superare i test sono(ma guarda un pò!)figli di medici,nipoti di medici...vale a dire IPER-RACCOMANDATI!Quindi potenziali assassini che vanno avanti non per capacità eccelse,ma solo perché ereditano il mestiere.
Fatevi un giro per la facoltà di Medicina a Palermo,e poi ditemi chi di voi(sperando che non ne abbia mai bisogno,vista la situazione raggelante)vorrebbere cadere tra le mani delle tante fotocopie "povere"(si fa per dire)di Paris Hilton?Che magari studieranno pure,ma questo non le rende certo intelligenti.Imparare i libri a memoria lo sappiamo fare tutti.
E questo è il futuro della medicina.
Per quanto riguarda il presente,l'incompetenza e la mancanza di coscienza dei medici che esercitano la professione sta superando ogni limite.Ogni giorno c'è una notizia nuova che riguarda la malasanità.Vittime la gente che mette fiduciosa la propria vita e quella dei suoi cari nelle mani di coloro che dovrebbero avere come uno scopo aiutare UMILMENTE gli altri,mettere a disposizione il proprio sapere per guarire.
E invece mi sa che tutto questo si è trasformato in una mania di onnipotenza da parte del medico,che,presa coscienza del suo"potere",non si è responsabilizzato ulteriormente,ma si atteggia a divinità.Dal suo Olimpo,dalla sua Torre D'Avorio guarda tutti e poco importa se ci si dimentica un bisturi dentro uno stomaco,poco importa se un bambino muore per una banale operazione alle tonsille...Tanto lui ha la sua barca,le sue vacanze,i suoi ristoranti,le sue ville...Lui è DIO!
Ormai per noi il destino è segnato:i nuovi medici saranno gli stessi figli di papà vuoti e insignificanti(tranne eccezioni)che sanno tutto di vestiti griffati,di locali alla moda,sanno benissimo cosa sono i neuroni pur non avendoli funzionanti.
Ma si potrebbe risolvere in extremis il problema e salvare l'Italia...Basterebbe mettere una legge che dice che i medici debbano guadagnare quanto un operaio.Allora le facoltà di medicina si svuoterebbero,perché le giovani "fighette"abituate ad andare dal parrucchiere ogni 2 giorni,a comprare solo vestiti di grandi firme,vedrebbero le loro aspettative future di ricchezza e mondanità distrutte,per fare un esempio.In questa condizione andrebbero avanti solo coloro che amano quella professione,per validi motivi e non per cupidigia;andrebbero avanti medici disposti a rinunciare a privilegi e comodità per andare laddove c'è più bisogno di loro,anche se si trattasse di un Paese di cui a malapena sanno pronunciare il nome.Andrebbero avanti persone che,pur "abituandosi" alla morte,alle brutte notizie da dare alle famiglie dei pazienti per forza di cose,non rinuncino mai ad un certo tatto,ad una delicatezza che dovrebbero essere una parte importante del suo lavoro.
Insomma,medici che amano ciò che fanno o che faranno in futuro.
Detto ciò,fate come me:memorizzate nomi e cognomi degli attuali studenti in medicina che conoscete.Per la serie,se li conosci li eviti.
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