lunedì 14 gennaio 2008

"Io sono leggenda"- ennesima americanata

"Noi siamo il suo lascito...Lui è Leggenda".Con questa frase ad effetto si conclude l'ennesimo film su una delle probabili cause della fine dell'umanità.Ma ATTENZIONE, non di TUTTA l'umanità, solo di quella che conta,vale a dire l'umanità con il passaporto americano. Dopo l'onda anomala di Deep Impact, dopo che il Madison Square Garden diventa il nido di Godzilla, dopo che i Ghostbusters salvano la città dando vita alla Statua della Libertà spruzzando al suo interno melma rosa ectoplasmatica,dopo la glaciazione di The Day After Tomorrow(che detto in inglese suona imponente,ma che se si fosse intitolato in italiano Dopodomani avrebbe incassato 2,50EurI),ecco che l'isola di Manhattan viene colpita da un'altra disgrazia apocalittica:il virus del morbillo(ed è già quanto dire),modificato per creare una cura per il cancro,a quanto pare(perché non è chiaro questo punto)è sfuggito al controllo infettando gli americani e trasformandoli in vampiri. Come se già non lo fossero abbastanza. I superstiti,cioè quelli immuni al virus,sono diventati la cena di quelli contagiati. Solo un uomo è sopravvissuto:Robert Neville, al secolo Will Smith,mr. orecchie a paracqua. New York è una specie di giungla disabitata,con cervi che saltellano qua e là tra le auto abbandonate e leoni che si aggirano in cerca di cibo. Si suppone che quegli animali siano fuggiti dallo zoo,altrimenti da dove cazzo sarebbero venuti??E poi,allo zoo ci sono molti più animali,dove sono finiti quelli?Ma chi se ne importa,direte voi. La metà degli spettatori erano troppo occupati a fare commenti sull' auto guidata dal protagonista all'inizio del film:"M******,troppo bella!Talé va comu u vientu!". Indovinate un pò qual è il mestiere del protagonista?OVVIAMENTE un colonnello degli Stati Uniti D'America.E questa è una delle tante celebrazioni della land of the free and the home of the brave.Solo un componente del valoroso esercito americano,che porta democrazia e gioia a tutti i popoli oppressi,anche senza che gli venga richiesto,poteva trovare una cura. Nel primo tempo e nella prima parte del secondo, il film crea parecchie aspettative, e la condizione del profondo senso di solitudine proprio di colui che è rimasto l'ultimo uomo è magistralmente interpretata da Will Smith.La sua quotidianità viene scandita molto lentamente per meglio farci immedesimare in quella situazione.Per sentirsi meno solo,Robert semina per strada e nei negozi dei manichini con cui conversa e a cui ha perfino dato dei nomi. Tra flashback,le cui scene ricordano molto La Guerra dei Mondi, suspance e improvvise apparizioni dei vampiri(i cui versi sono inequivocabilmente tratti da La Mummia),il film prosegue dando l'illusione di un finale all'altezza del resto della pellicola. Ma un film in cui non c'è una 'gentil donzella'(e vai con gli eufemismi) è impensabile al giorno d'oggi.Il regista Francis Lawrence non vuole essere da meno e introduce il personaggio intrerpretato da Alice Braga,che salva Robert mentre quest'ultimo,dopo la morte del suo cane-compagno di vita,mette in gioco la sua vita nel tentativo di uccidere quei mostri. Successivamente si scopre che la donzella ha con sé un bambino,coetaneo della figlia di Robert(morta con la madre mentre cercano di fuggire dalla città).I due ricordano molto Lex e Tim di Jurassic Park,a dire la verità. E,magicamente,la ragazza è fornita di un ampio guardaroba alla moda che sfoggia in quella mezz'ora in cui la si vede in scena. Con l'entrata di questa ragazza dall'età indefinibile(dai 14 ai 40 anni), il patetico lievita inesorabilmente.Dando gravi segni di instabilità mentale,lei inizia uno sproloquio affermando che era stato Dio a dirle di andare lì,da lui.Perché,come ben sapete,Dio si palesa SOLO agli Americani!Joan of Arcadia non era certo di Canicattì!E a conferma di ciò, nel momento in cui per i tre sopravvissuti si prospetta la fine,intrappolati all'interno del laboratorio sotterraneo di Neville,con i vampiri che tentano di sfondare il vetro,ecco che lui si ricorda una frase che diceva sempre sua figlia,che era solita fargli notare che le sue mani,mosse in un certo modo, sembravano una farfalla.Grondando sudore come Paolo Bonolis,si gira e MIRACOLOSAMENTE vede sul collo della ragazza il tatuaggio di una farfalla!E da qui,capisce tutto.MA TUTTO COSA???Cioè da un tatuaggio capisce che deve fare scappare i due ragazzi,prelevare un campione di sangue dal vampiro su cui stava sperimentando la cura(che evidentemente funzionava)e immolarsi da eroe facendosi esplodere con un bomba a mano con tutti i mostri.Azz!GOD BLESS ONLY AMERICA! Scena finale:la ragazza(oppurtunamente cambiata d'abito per l'occasione...dove cazzo li abbia presi i vestiti non si sa)e il bambino arrivano in un luogo che altro non è che l'ultimo baluardo della presenza umana!Una voce fuori campo spiega quello che solo un idiota non avrebbe capito e...titoli di coda. A questo punto,lo spettatore saggio si sarebbe alzato,andato nello stanzino da cui si proietta il film dare fuoco alla pellicola,poi scendere picchiare quei due disgraziati che vendevano i biglietti,metterli in ginocchio sui carboni ardenti e fargli ripetere il prezzo del biglietto 400 volte. Il film poteva essere decisamente articolato meglio,ma evidentemente verso la fine delle riprese il budget era esaurito e il regista è stato costretto a sputtanarsi un film con delle belle premesse. Qualcun altro potrebbe pensare che è stata una genialata perché non c'è stato il solito lieto fine.Ma almeno uno straccio di chiarimento,almeno su come 'sto virus sia sfuggito al controllo e come abbia potuto contagiare l'umanità. In realtà il punto non è questo.L'intento del film era evidentemente quello di perpetuare la politica del terrore con cui, dopo l'11 settembre, gli USA seminano il panico tra gli americani e non solo, inducendo a credere che la catastrofe è sempre in agguato,distogliendo l'attenzione dai massacri che loro stessi,direttamente e indirettamente continuano a perpetrare ai danni di un'umanità dimenticata.Perché la gente si commuove se la città di New York viene distrutta in un film coi suoi abitanti,ma continua a dormire tranquilla pur sapendo gli orrori,i genocidi,e le centinaia di migliaia di morti,di cui la maggiorparte bambini,compiuti all'insegna della parola DEMOCRAZIA proprio dagli americani. Però forse una cosa l'hanno azzeccata in questo film.Sicuramente la grande potenza americana un giorno,spero vicino,crollerà.La storia ci insegna che tutti gli Imperi crollano sotto il loro stesso peso.E' questione di tempo.E la causa non sarà certo Osama Bin Laden,o lo spauracchio del terrorismo,né un'invasione aliena.Ma sarà la loro stessa politica e mania di onnipotenza che la schiaccerà.E non ci sarà Will Smith ad immolarsi,né Bruce Willis in versione astronauta. Intanto che aspettiamo quel giorno,godiamoci questi bei film apocalittici,sperando che la ruota della vita giri ancora una volta e rimetta le cose al loro posto.Ben vengano alieni,vampiri e glaciazioni.Noi stiamo qui,in riva al fiume,aspettando che il cadavere del nostro nemico ci passi davanti.

1 commento:

  1. E' bello assistere di presenza a quegli eventi (in questo caso un maledetto film hollywoodiano apocalittico) che ispirano il tuo blog...
    Ho visto il film con te e fatto più o meno le stesse considerazioni, ma il modo in cui traduci questi pensieri in parole è unico. La fine del post mi ha fatto pensare a "Imperialismi", un saggio di Eric J. Hobsbawm.....Leggitelo! A dopo maledè ;-)

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