Oggi,come ben noto a tutti,si celebra la Giornata Internazionale della Donna, ormai giorno conosciuto semplicemente come Festa della Donna. Questa ricorrenza nacque per celebrare le conquiste fatte delle donne in ogni ambito,sociale,politico ed economico. Viene celebrata in quasi tutti i Paesi occidentali l'8 marzo,con l'immancabile tonnellata di mimose acquistate pro capite.
L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe,che rivendicavano appunto quei diritti che una società prettamente maschilista aveva sempre negato alle donne. Ma come sempre accade nella storia, gli ideali che infiammavano i cuori di quelle donne sono andati perduti nel corso del tempo,e così la Festa della Donna ha assunto dei caratteri totalmente travisati e puramente commerciali.
Qui a Torretta(ma anche a Palermo...D'altra parte,signori,tutto il mondo è paese)l'8 marzo è l'unica data in cui le madri e mogli hanno libera uscita:hanno l'autorizzazione per un giorno di posare le scope e i grembiuli,e uscire senza i mariti e addirittura smettere i panni delle donne trasandate.Poi le più ignoranti vanno a buttare i propri soldi nei locali un cui si organizzano streap tease,dove magari c'è anche ospite un oleoso "tronista".E per un giorno possono sguinzagliare la loro parte 'puttanesca',che erano state costrette a reprimere a soli 18 anni quando il primo muratore di turno le ha ingravidate.
Questa sera in tutta Italia,orde di donne assatanate invaderanno i locali,le pizzerie,senza avere la minima coscienza di ciò che questa ricorrenza significhi!Per 365 giorni, le ragazze soprattutto,non fanno altro che incarnare l'emblema della 'donna oggetto', dando un'importanza maniacale all'aspetto fisico(e con questo non voglio dire che bisogna essere tutte Emma Bonino o Rosi Bindi, ma gli eccessi non sono mai un bene,in un senso o nell'altro)solo per farsi guardare dai tanti "maschi" maiali il cui cervello è solo un'appendice del loro pene,aspirando a diventare veline,ammirando le 'donne da calendario'e sognando di essere un giorno come loro...E potrei continuare all'infinito.
Insomma,oggi la maggiorparte delle donne rappresenta tutto ciò contro cui si sono battute quelle donne grazie alle quali oggi noi possiamo rivendicare dei diritti che per secoli c'erano stati negati.
Proprio per questo motivo,io vorrei dedicare questo post ad una donna che con il suo coraggio e la sua determinazione è riuscita laddove i più grandi governi del pianet
a hanno fallito,troppo presi dalle loro scaramucce politiche.Sto parlando di Maggy Barankitse, colei che da sola ha messo in salvo tantissimi bambini,tutsi o hutu non le importava,dalla ferocia dei suoi connazionali. Sfidando i pregiudizi etnici e le minacce di morte, in cinque anni ha accolto oltre 750 bambini (senza contare i 316 che ha sistemato in famiglia) e fondato tre case per piccoli orfani; oltre la casa "Shalom", l'"Oasis de la paix", al confine della Tanzania e "La casa della pace" a Butezi (dal nome italiano in ringraziamento dei volontari che l'hanno costruita). Per questo suo incredibile lavoro,ha ricevuto a Parigi, dalle mani dell'allora primo ministro Jospin, il premio internazionale di "Difensore dei diritti umani", istituito dal governo francese in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani.
a hanno fallito,troppo presi dalle loro scaramucce politiche.Sto parlando di Maggy Barankitse, colei che da sola ha messo in salvo tantissimi bambini,tutsi o hutu non le importava,dalla ferocia dei suoi connazionali. Sfidando i pregiudizi etnici e le minacce di morte, in cinque anni ha accolto oltre 750 bambini (senza contare i 316 che ha sistemato in famiglia) e fondato tre case per piccoli orfani; oltre la casa "Shalom", l'"Oasis de la paix", al confine della Tanzania e "La casa della pace" a Butezi (dal nome italiano in ringraziamento dei volontari che l'hanno costruita). Per questo suo incredibile lavoro,ha ricevuto a Parigi, dalle mani dell'allora primo ministro Jospin, il premio internazionale di "Difensore dei diritti umani", istituito dal governo francese in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani. All'epoca del genocidio del Rwanda è stata costretta ad assistere all'uccisione,alla mutilazione perpetrata dai suoi parenti a danno di persone che prima del colpo di Stato era amici,vicini di casa.Si è battuta affinché venisse garantito a tutti i bambini,tutsi e hutu. E' dovuta fuggire a studiare in Svizzera,per poi ritornare in quel Paese abbandonato da Dio e dal mondo intero per lottare,senza badare a minacce,attentati e quant'altro.
Grazie al suo grande coraggio,alla sua forza,quei bambini adesso hanno un domani.Una donna con i piedi per terra:"Non sono troppo idealista, so che ho bambini che erano nella strada, che hanno visto i loro genitori fatti a pezzi dai vicini di casa e la notte si svegliano urlando per gli incubi ricorrenti. Bambini che hanno conosciuto la prostituzione, che bevevano. Non posso pensare che cambino da un giorno all'altro. I problemi ci sono, soprattutto con quelli che bevono, ma l'amore perdona tutto, l'amore trasforma. Molti di loro hanno solo bisogno di affetto. Non credo tanto agli psicologi e tutte quelle cose lì. Quello che cambia il cuore dell'uomo è l'amore".
E' proprio a donne come lei,che ogni giorno dimostrano di essere migliori di mille statisti messi insieme,a quelle che diventano i pilastri della famiglia quando i mariti vanno a giocare alla guerra,a quelle che sopportano di essere trattate a pesci in faccia e continuano a restare accanto all'uomo che amano e si assumono un pò del suo carico di problemi per alleviargli il fardello,a quelle donne che sacrificano il divertimento,parte della loro giovinezza per un bene maggiore,senza chiedere niente in cambio,a coloro che hanno la forza di ribellarsi ad una società che si definisce moderna ma che le relega ancora in un gradino inferiore rispetto all'uomo(a meno che tu non faccia un calendario,allora se sei bona meriti tutto),a quelle donne che subiscono violenze di ogni genere,dallo stupro all'acido che le sfigura,e nonostante tutto si rialzano e vanno avanti...ecco, è a loro che voglio dedicare la Festa della Donna.
Peace.
ciao vale,
RispondiEliminaper completezza d'informazione, ti ricordo che l' 8 marzo venne scelto in memoria delle donne morte nel rogo di una fabbrica tessile (se non erro) negli u.s.a. (il minuscolo è voluto..., dopo che il propietario le aveva chiuse dentro. l'anno non me lo ricordo, mi pare fosse il 1912...
un bacio,
salvatore
ahimé ti devo dare una brutta notizia...Non c'è mai stato quel rogo,non è storicamente provato.Per questo non ne ho parlato:)
RispondiEliminaCiao vale!
RispondiEliminaforse hai ragine tu, comunque ti riporto la fonte della mia informazione (anche se avevo sbagliato la data..). il link è: http://www.italiadonna.it/societa/soc12.htm. ed ecco l'articolo:
Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.
un bacio, ciao!
e già che ci siamo, ti segnalo un altro sito che invece riporta una spiegazione diversa (quella di cui probabilmente tu sei a conoscenza) : http://ruotalibera.wordpress.com/
RispondiEliminaa questo punto mi chiedo davvero: qual'è la verità???