martedì 26 agosto 2008

A mille ce n'è nel mio cuore di fiabe da narrar...da narraaaaar

E' stato molto tempo fa,più di quanto ora sembra,in un posto che, forse, nei sogni si rimembra,la storia che, voi, udire potrete,si svolge nel mondo delle ipocrisie più palesi.Vi sarete chiesti magari dove nascono le ipocrisie.Se così non è,direi...che cominciar dovreste!

C'era una volta,in un mondo parallelo,lontano da civiltà e tracciati geografici,un piccolo villaggio abitato da strani ometti,mezzi uomini e mezzi somari.Chiunque avesse la sfortuna di imbattersi in tali esseri riportava un grave trauma,curabile solo con anni di sedute dallo psicoterapeuta di fiducia. Ora accadde che,il piccolo popolo,dopo essere stato governato per un breve periodo da alcuni dictator rei gerundae causa(come quelli a cui facevano ricorso i Romani in situazioni di emergenza o per affrontare pericoli esterni e governare lo Stato in situazioni di difficoltà),pensò che fosse giunto il momento di riprendere il toro per le corna e fare in modo che sorgesse l'alba di una nuova era.Fu così,che venne eletto un nuovo re con tanto di reale seguito.Per l'occasione furono indetti giorni e giorni di festeggiamenti e il santone del villaggio benedisse tutti annunziando che Dio gli aveva parlato e aveva confermato che "tutto ciò che vedeva era buono".Il nuovo re,per essere eletto,aveva deciso di abbandonare la Torre in cui viveva da sempre per trasferirsi in una nuova dimora,su cui campeggiava un enorme scudo crociato. Prima di continuare la nostra storia,c'è una cosa che dovete sapere.Prima di diventare il nuovo re di Ipocriville era ritenuto un paladino,compagno tra i compagni,pronto a schierarsi dalla parte del famoso aedo del villaggio Ocsecnarf Onairpic,per difendere la sua verve satirica a costo della vita.Purtroppo è noto che solo pochi coraggiosi condottieri riescono a non essere logorati dal potere e restare fedeli ai propri principi.The dark side of Force,ahimé,riuscì a trascinarlo nel suo oscuro abisso e del paladino della giustizia non rimase che un lontano ricordo.Quando in occasione del grande evento il trovatore locale decise di esercitare il suo diritto di satira(riconosciuto,quale forma d'arte,dalla Costituzione)[Il contenuto tipico del messaggio satirico è lo sbeffeggiamento del suo destinatario, che viene collocato in una dimensione spesso grottesca. La satira mette alla berlina il personaggio al di sopra di tutti, l’intoccabile per definizione. Esalta i difetti dell’uomo pubblico ponendolo sullo stesso piano dell’uomo medio. Da questo punto di vista, la satira è un formidabile veicolo di democrazia, perché diventa applicazione del principio di uguaglianza. Non a caso è tollerata persino nei sistemi autoritari, fortemente motivati a mostrare il volto “umano” del regime]il re,paonazzo e infuriato come un ippopotamo con l'ernia,decise che non avrebbe accettato un tale affronto.Corse a casa del santone Aicreug e,gettandosi in ginocchio,lo implorò affinché invocasse la vendetta di Dio su Ocsecnarf.Aicreug,dall'alto della sua profonda saggezza e mosso dal suo tenero cuore pietoso e tollerante,riunì la sua setta e iniziò ad invocare l'Alcol...oops,scusate...lo Spirito Santo.Su un altare posto nel cortile della sua enorme dimora un giovane disabile fu sacrificato per assicurarsi la benevolenza di Dio(la sua sedia a rotelle oggi si trova nel Museo dei Miracoli di Lourdes non riusciti).Aicreug,come pochi sapevano,aveva una vera e propria mania:collezionare disabili da esibire in tv,spettacoli,mostre all'estero e manifestazioni varie.Dopo il sacrificio,i suoi seguaci cominciarono a parlare una lingua ormai,per loro,morta da secoli:l'italiano."Ottimo segno" - esclamò - "Significa che Dio è con noi".In realtà nessuno seppe mai se il rituale andò a buon fine,ma cosa certa fu che il Re ebbe un attacco di colite e fu picchiato dalla first lady inferocita. L'aedo non fu giustiziato e visse per poter vedere le reazioni del piccolo popolo ai suoi componimenti.La gente di Ipocriville si mostrò benevola,suadente,accondiscendente quando l'aedo passando cercava nelle loro espressioni dei consensi.Persino il fratello di Aicreug Eppesuig,che era il prediletto del Signore che è nei cieli(e quando non è lì è alle corse dei cavalli),sorrise e annuì con benevolenza.Ma quando però l'aedo Ocsecnarf voltava l'angolo,gli abitanti cominciavano ad affilare coltelli,preparare una vendetta con l'aiuto dell' "avvocato legale" e la loro variopinta maschera cadeva miseramente,riportando alla luce la loro vera natura. Ipocriville non era il villaggio pieno di valori che lui,innocentemente,aveva creduto...Era un covo di serpi velenose,poliedrici omuncoli e quaquaraquà,di cui non c'era da fidarsi. Ora,la fine di questa storia non ci è pervenuta.Si sa soltanto che il Re dalla faccia non dissimile dalla superficie lunare organizzò per alcuni dei suoi collaboratori dei corsi affinché imparassero a difendersi dalla satira,per altri dei corsi d'italiano standard per non udenti,per altri ancora corsi di cucina. Il santone,con l'ausilio del fratello toccato dalla grazia di Dio,continuò la sua opera di imbarbarimento dei costumi,del plagio dei bambini che gli abitanti stolti e ingenui gli affidavano,e fondò un'associazione chiamata "Uno sputo nell'occhio". E tu, sputino che stai leggendo...ricorda che il futuro è dei disabili.Quindi se non lo sei,vai a trovarlo nella sua super villa,provvederà a ridarti il sorriso togliendoti le funzioni motorie principali,appenderà i tuoi organi genitali al chiodo e farà di essi pasto per gli uccelli. Ah,scusate...e vissero per sempre ignoranti e contenti.

The end

6 commenti:

  1. ti sei presa qualche giorno di "ferie dal blog", ma il tuo rientro è in grande spolvero! complimenti per la storiella: satira pura!

    baci!

    salvatore

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  2. eheh...secondo te dovrei cancellarla?Mi è stato consigliato così per seguire la politica del quieto vivere...degli altri...e per non continuare a gettare legna sul fuoco.Che ne pensi oh nordico?

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  3. E perchè mai dovresti cancellarla?? Come se la satira non esistesse da millenni...non hai rubato, ne ucciso, ne commesso qualsiasi altro crimine!!! La satira è una forma d'Arte!!!! A me è piaciuta....chi ha da ridire è libero di criticare (nei limiti della decenza ovviamente...) Forse Giovenale o Parini hanno scritto le loro satire per poi cancellarle??? Ignora i consigli inopportuni...un po di rumore non fa mai male!!!!

    Cinzia

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  4. concordo con cinzia: altro che cancellarla! no-no, prosegui così che fai bene! se poi ai soliti la cosa non va giù, leggessero altro,no?

    salvatore

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  5. bene...mi sento di dover dare spiegazioni..perchè anche se vale non l'ha detto non so per quale oscuro motivo viste le sue idee sull'essere di panza, quello che ha consigliato di levare il post sono io..
    motivi? semplicissimo...come dice lei, è mia opinione che un intervento del genere avrebbe gettato legna nel fuoco..
    ricorderete bene quando mi sono battuto contro quel "fabbro" che con in suo intervento, in un momento di tranquillità, ha cercato in qualche modo (sottolineo il fatto che non ho la sicurezza che fosse sua intenzione) di "rianimare" le polemiche che ci sono state..
    bene, adesso "stesso principio per persone diverse"!!!
    a cosa mi rifersisco?
    provate a leggere i post prima dell'ormai famoso intervento sulle elezioni: un blog bellissimo e stimolante...poi le elezioni, quelle righe e la situzione degenera..analizzando si noterà che nonostante in determinati periodi ci sia una sorta di distenzione, ecco che arriva un'altro intervento o un'altro post a dare fuoco alla miccia...
    vorrei sottolineare inoltre che giovenale o parini nei loro immensi scritti, ogni tanto variavano l'argomento trattato, cosa che non succede più qui da un bel pò di tempo....
    per coerenza con le mie idee io ho dato un consiglio a vale, e posso assicurarvi che la risposta non è stata per niente amichevole...anzi ecco che oggi arriva la battuta di ritorno sul blog...
    spero di essere stato abbastanza chiaro..
    tommy

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  6. Non voglio immischiarmi in quelle che sono discussioni personali, però bisogna ammettere che la maggior parte dei post, da quello ormai famoso sulle elezioni a quello più recente, sono stati dettati dallo sdegno di Vale nei confronti di commenti inopportuni. é vero che questi post hanno fatto tanto parlare, ma questo vale lo sa bene, si vede che se ne assume la responsabilità. Giuste o sbagliate che siano (e ammetto che riguardo molte cose non posso mettere la mano sul fuoco perchè non ne ho la certezza)sono considerazioni fatte in un blog personale, non sul giornale di sicilia. Non sono notizie, ma opinioni, punti di vista sulla politica e sulla società in cui vive l'autrice, scritte con ironia e una punta di sarcasmo per suscitare la risata oltre alla riflessione. In una parola: è satira... se a qualcuno non va giù può sempre criticare con un commento o non frequentare il blog (cosa che ormai sto ripetendo fino alla nausea....)

    Cinzia

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