martedì 28 ottobre 2008

In breve...

Avete presente l’Università Statale di Milano? Bene, fate conto di non vederla più: il TAGLIO DI 456 MILIONI DI EURO al finanziamento dell’Università deciso dalla LEGGE 133 è equivalente alla completa scomparsa di una delle più grandi Università italiane.
Il tutto nell’assordante silenzio della stampa e della televisione.
Il Blocco del TURN OVER al 20% per cinque anni, ovvero un solo neoassunto ogni 5 pensionamenti, impedirà la possibilità di mantenere una didattica di qualità, con la chiusura di corsi di insegnamento.
L’impossibilità di rinnovare la classe docente impedirà inoltre il ricambio generazionale, precludendo a un’intera generazione la carriera universitaria, mentre la folla dei precari senza speranza si ingrandirà sempre più.
Quale la soluzione prospettata dal governo per sopravvivere? La trasformazione in FONDAZIONI PRIVATE.
Avete capito bene, ciò significa l’ADDIO, IN ITALIA, ALL’UNIVERSITA’ PUBBLICA e la privatizzazione limiterà la libertà di ricerca che sarà prevalentemente indirizzata dalle grandi aziende.
Il contributo da parte degli studenti potrà essere aumentato liberamente dalle fondazioni private (avete presente quanto costa iscriversi a un college americano?), e l’Università di qualità per tutti resterà solo un ricordo.
[volantino]

13 commenti:

  1. Mi aspetta un futuro da lavapiatti....ero consapevole del fatto che i fuoriusciti dal mio corso di laurea non avevano di certo grandi opportunità, specialmente quì in sicilia....ma adesso non so neanche se potrò permettermi di finire ciò che ho cominciato.........

    Cinzia

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  2. sai cosa mi dispiace? che l'infame sorte delle leggi berlusconiane la paghino soprattutto quelli che non l'hanno votato...quelli, invece, che l'hanno votato e ora si ritrovano nella m.... fino al collo, bè, se lo meritano proprio!

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  3. Infatti Salvatore.....se fosse dipeso da me adesso si troverebbe a zappare la terra( e anzi sono fin troppo generosa...)

    Cinzia

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  4. sarei curioso di sapere da dove sono stati presi tutti quei numeri...
    spero che abbiate avuto il buon senso di leggerla la 133...

    http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm

    ecco il link..direttamente dalla camera dei deputati e senza intermediari di vario genere..
    in particolare l'articolo che interessa la scuola è il 64 (credo)..
    grazie per la vostra attenzione..


    ah per inciso: per l'università non c'è ancora alcun decreto che parli di riforma degli atenei....quindi evitate di sparare sentenze non meglio identificate.....

    tommy

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  5. giust'appunto, cugino, universitari, ricercatori, docenti protestano perchè sono dei cialtroni legati allo status quo, segnato da inefficienze, sprechi, nepotismo, decenni di tasse per una laurea triennale...ora, passino i soliti fancazzisti scioperanti per partito preso, i genitori che hanno bambini alle elementari e senza il tempo pieno sarebbero "persi", docenti universitari che ereditano la cattedra, pensi che gli altri siano tutti imbecilli? o credi che la protesta contro la scuola sia organizzata e condotta solo da chi non ha votato per il sommo mona alle ultime politiche? non voglio criticarti nè criticare la tua posizione, ma ti rammento che il diritto (che è poi quello che veramente interpreta e qualifica le leggi)è molto complesso (chiedi lumi a tua sorella, che di diritto ne studiato parecchio anche lei) e che l'interpretazione di un articolo o di un comma può discostarsi molto dal semplice ordine delle parole. i tagli alla scuola nel suo complesso ci sono, ma non sono neanche la cosa più grave: questa "riforma" (stò par de...) mira semplicemente a creare un'elite incontrastata dequalificando l'istruzione pubblica ed aiutando le scuole private (che a breve riceveranno una pioggia di quattrini). lasciamoli pure fare: il danno lo pagheremo noi (se siamo ancora sui libri) o i nostri figli..tranquilli, c'è tempo!

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  6. e tanto per inciso:
    l'articolo 16 della 133/08 prevede (non obbliga) la trasformazione delle Università in Fondazioni OVVERO PAGHEREMO PIU' TASSE

    l'art. 64.6 prevede "economie lorde" (LEGGI: TAGLI) per 456mnl€ nel 2009, 1650mln€ nel 2010 e così via..

    io studio in un'università "virtuosa" sotto il profilo economico, così come virtuosa è la Regione dove risiedo: eppure sono 2mesi che devono pagarmi la Borsa di studio e l'Università perde tempo "perchè non ci sono soldi". pensi che con la 133/08, chi riesce a studiare grazie alle borse di studio avrà qui soldi?
    sarebbe molto più logico tagliare i fondi per le scuole private a darli a quella pubblica...ah già, che poi il Vaticano s'incazza!

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  7. cioè a 35 anni vuoi ancora la borsa di studio? siete uguali ai bimbi che la sinistra porta in piazza dicendo loro che si tratta di un anticipo della sfilata di carnevale

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  8. se ne ho il diritto, la borsa di studio la voglio...tu pensi che un ragazzo come me possa permettersi un master da 40 mila euro????

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  9. per prima cosa, caro anonimo, io non ho 35 anni. poi la borsa di studio l'ho sempre presa per i miei voti, e visto che la prima rata me l'hanno pagata, direi che dovrebbero pagarmi anche la 2°. a me come a tanti miei colleghi dell'università di padova. in quanto al master, io non posso permettermene nemmeno uno da 5000€, figuriamoci da 40000! il problema è che con questa riforma in tanti (io no, perchè a luglio prendo la laurea di 2°livello) non potranno più accedere all'università semplicemente perchè non potranno permettersi di pagare le tasse. per la destra tutto ciò è un bene: meno intellettuali scassapalle perchè consci dei propri diritti e quindi più libertà di fare i propri interessi. se volevano risparmiare sull'università, perchè non colpivano il nepotismo, i corsi inutili ed altri sprechi? i baroni con questa riforma rimarranno al loro posto, che è quello che vuole la destra: mantenere il clientelismo, dato che porta voti.
    la tutela dell'istruzione non è nè di destra, nè di sinistra: è un diritto/dovere di noi tutti. capitelo prima che sia troppo tardi e SVEGLIATEVI!!!

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  10. salvo quello che ha parlato di master sono io....era per dire che è una cazzata criticare in qualche modo chi vuole la borsa di studio anche se ha 35 anni....
    ho dimenticato a firmarmi
    tommy

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  11. vabbè, Tommy, considera che c'è anche chi inizia tardi l'università, magari per progredire in carriera o per tanti altri motivi: se ne hanno titolo (per merito, per reddito, perchè vengono da un paese povero etc), non è giusto che prendano anche loro la borsa di studio? sai bene che ci sono tuoi coetanei che prendono la borsa solo perchè i genitori fanno i furbi sulla dichiarazione dei redditi..a questi bisognerebbe levare i benefici economici, o no?!

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  12. tommy, scusa, ho letto di fretta il tuo post, fraintendendone il senso.. fai come se non avessi detto niente!

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